Qual è il futuro dell’umanità che vive sotto al ponte?
Da quanto tempo non passate da Ventimiglia? Da quanto tempo non vi capita di fermarvi a osservare che cosa succede sotto ai ponti del fiume Roya? È così facile compatire il prossimo se questo è aldilà di uno schermo, così tanto più semplice dare una mano mettendo un “like” ad un video commovente. O forse è ancora più semplice spegnere il televisore, cambiare canale. Ma non è forse vero che così facendo si spegne anche il nostro collegamento con il mondo? Noi non siamo isolati, noi vogliamo essere isolati. Vogliamo possedere un piccolo sprazzo di realtà che sia solo nostro, che non possa essere toccato da altri, che possa vivere solo delle nostre emozioni. Ci battiamo tanto per ufficializzare il “villaggio globale” e ci vantiamo sempre di aver creato un mondo sociale. Ma la verità è che siamo indifferenti. Ci sentiamo sempre i soli e unici protettori e creatori del mondo, i soli e unici eroi e re della nostra avventura. Ciò che fa il resto del mondo non è affar nostr