Lettera aperta a chi vorrà ascoltare
Io credo profondamente nella saggezza della nostra scuola. Ho fiducia negli insegnanti e nelle scelte fatte per il nostro bene. Sogno che questa mia generazione possa cambiare un po’ questo Paese grazie anche al coraggio dei nostri docenti. Siamo un popolo testardo e curioso; abbiamo la storia giusta per riempire i nostri occhi di bellezza e i nostri cuori di decisione, abbiamo la cultura già impressa nelle mura delle nostre città e il sapere scolpito nelle statue delle piazze. Saremmo in grado di cambiare le cose… Ma la nostra caratteristica più interessante è anche un innato senso della dimenticanza. Scordiamo con una facilità disarmante la base stessa della relazione; il rispetto. Penso sia la conoscenza stessa a portare al rispetto, la mancanza di tale atteggiamento porta poi al “non ascolto”, alla sordità, e poi alla fine di un qualsiasi dialogo. La società si basa sul dialogo, perciò che futuro può esserci in un popolo che non si ascolta e che non dialoga, o