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Visualizzazione dei post da dicembre, 2017

Leggere “Il Cantico di Natale” nel buio della società,

“ Un Natale allegro! Che motivo hai tu di stare allegro? Che diritto? Sei povero abbastanza, mi pare. ” Questa la risposta del signor Ebenezer Scrooge al nipote venuto da lui per invitarlo alla festa di Natale di quella sera. Una ragionevole risposta se si conta quale genere di personaggio sia quello inventato da Dickens. In fondo un avaro che vive nella solitudine di una realtà fatta solo del risuonare ondeggiante delle monete strette in pugno in quale altro modo potrebbe pensarla? Ma, facendosi voce anche della nostra coscienza, la replica del nipote non si fa attendere: “ Via, via. Che diritto avete voi di essere triste? Siete ricco abbastanza, mi pare.” Parole, queste, che forse ciascuno di noi sarebbe stato pronto a dire al signor Scrooge, una ribellione nei confronti di chi non riesce a vedere un mondo diverso da quello terribile della materia prima della vita, del consumo prima dell’apprezzamento. Ci sentiamo soddisfatti quando ci accorgiamo di essere parte di

Luci o non luci? Questo è il problema

In questi giorni camminando per le nostre strade, oltre all’aria gelata in grado di assiderare tutti gli organi e causare un congelamento istantaneo del cervello in stile cartoni animati, si respira un’atmosfera tutta particolare, già conosciuta, ma sempre un po’ diversa, che ogni volta fa rimbalzare il cuore nel petto e instilla nell’animo di ognuno un’infinita tenerezza, un’atmosfera visibile negli occhi dei bambini, che brillano e rimangono spalancati a osservare le meraviglie delle luci. Avete indovinato, è l’atmosfera del Natale! Ma oggi non parleremo del Natale, festa che, certamente, a riunire tutti gli uomini anche in tempo di guerra, né di come, per quanto in questo periodo vada molto di moda, si sia trasformato e sia divenuto preda del consumismo e siano stati eletti, seppur senza seggi e scrutini, a suo simbolo regali, decorazioni, pacchetti e fiocchi. In questo articolo parleremo delle luci, sicuramente elemento chiave per l’economia natalizia: chi, infat

Natale: la tradizione dell’accantonare la memoria

Manca ancora più di un mese a Natale eppure si può già assaporare la sua atmosfera e tutto il suo stress. I post sui social, le vetrine dei negozi, le strade addobbate e tutte quelle persone che già parlano assillatamene di questa ricorrenza…tutto riporta già da qualche tempo all’importante 25 dicembre. Molte famiglie sono già pronte da qualche settimana ad accoglierlo nelle loro case, molti bambini sono già ansiosi di iniziare il tipico calendario dell’avvento dei cioccolatini, molti alberi, simbolo di questa festa, sono già decorati nell’attesa di essere riempititi di regali per grandi e piccini. Gli addobbi e le luci natalizie illuminano già le strade e l’interno delle case. Le famiglie che lo aspettano non sono, però, solo cristiane ma appartengono a tutte le religioni e spesso (e volentieri) sono perfino atei. Questo porta quindi a chiedersi se il natale faccia davvero ancora parte di una tradizione religiosa, dato che, oramai, è festeggiato da tutti e spesso sf