Una tazza di te agli Hanbury

Carolyn S. Hanbury:“I giardinieri non muoiono, vanno solo al seme”
 
Il 24 ottobre 2018 nell’incantevole Villa Hanbury di fronte al mare alla Mortola, la
Contessa Carolyn Seymour Hanbury ha ospitato alcuni di noi studenti del Liceo G.D
Cassini in modo da poter svolgere una visita della villa che è come una gemma in mezzo
alle migliaia di piante e specie dei meravigliosi e romantici Giardini botanici; la botanica
Ursula Piacenza ce ne ha presentate molte. Più tardi la Contessa Carolyn ci ha invitato
per un tè a casa sua e ci ha raccontato la storia del suo antenato Thomas Hanbury e di
tutti coloro che hanno dedicato i loro sforzi per far prosperare i Giardini negli ultimi 150
anni.


Siamo stati così fortunati da poter chiedere alla Contessa Hanbury alcune domande; con
il suo grande amore e la sua passione per la natura e per questi Giardini, ha spiegato che
in futuro vorrebbe vedere i giardinieri più appassionati del loro lavoro come il suo
antenato Thomas Hanbury e i suoi primi giardinieri, in modo che possano realizzare la
sua visione.


 
Ha anche detto che questi Giardini sono un posto speciale soprattutto per la loro
incredibile storia e anche per la tradizione inglese ancora visibile e vivente nella struttura
dei Giardini, non ordinata e organizzata come sarebbe stato un giardino italiano del
passato, ma più spontaneamente caotico.


Lei è d'accordo con noi: ogni città dovrebbe avere luoghi colmi di natura perché,
secondo lei, "una città senza luoghi naturali sarebbe un inferno".


”La natura è un luogo per la spiritualità, ma è anche una filosofia", ha poi confermato.
È sicura che i giardini possano essere terapeutici, in Inghilterra è possibile ottenere una
terapia attraverso il giardinaggio, può aiutare a ridurre lo stress e la depressione.
La Contessa si chiede perché la gente pensi che le piante non abbiano un'anima; in
realtà anche la Scienza sa che comunicano tra loro e crescono meglio se sono circondati
da una vegetazione simile, proprio come gli esseri umani possono fare se sono
consapevoli della loro umanità e dei loro posti nel mondo.


Concludendo l'intervista la Contessa Carolyn Seymour Hanbury ha detto che sa che i
Giardini sopravviveranno, perché sono stati progettati per sopravvivere da soli ... con il
supporto della passione umana!


Noi studenti ci aspettavamo una persona più severa e distante, ma lei si è rivelata un
essere umano molto gentile, accogliente, umile e allegro.


Abbiamo percepito il suo amore e la sua gratitudine per la storia e l'eredità della sua
famiglia.

Ci ha fatto sentire accolti e a nostro agio e ci ha insegnato che ancora oggi possiamo
contare sulla gentilezza, sulla passione per la bellezza; la natura e la resilienza possono
effettivamente compiere miracoli come questi Giardini.



Giorgia Dall'Acqua Ufficio Stampa Liceo G.D. Cassini

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